La maggior parte dei portinnesti che usiamo attualmente sono frutto della ricerca svolta tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900
1868
viene scoperta la fillossera in Francia
1869
un viticoltore della Gironda si accorge che alcune viti americane poste vicino ad altre europee non mostrano deperimenti evidenti da attacco fillosserico
Inizialmente si utilizzano come portinnesti viti selezionate appartenenti a "specie pure"tutte resistenti alla fillossera
Vitis riparia
Vitis rupestris
Vitis berlandieri
Le "specie pure" non riuscivano a soddisfare completamente le esigenze della viticoltura europee
difficoltà di adattamento
diversità climatica e pedologica
molteplicità delle scelte colturali
molteplicità varietà
Inizia la selezione di ibridi ottenuti incrociando tra loro le specie di origine americana
caratteri oggetto di selezione
compatibilità innesto
vigore indotto sul nesto
è bene utilizzare
portinnesto DEBOLE
con
varietà VIGOROSE
portinnesto VIGOROSO
con
varietà DEBOLI
sensibilità al ristoppio
importante scegliere
portinnesti relativamente vigorosi
buona radicazione per talea
tolleranza ai parassiti radicali
fillossera
nematodi
marciumi radicali
tolleranza alle avversità pedoclimatiche
siccità
ristagno idrico
salinità
acidità
calcare
efficienza assorbimento nutrienti
evitare di innestare
varietà suscettibili a particolari carenze
con
portinnesti poco efficienti nell'assorbimento di un elemento chimico
tolleranza alle carenze di elementi minerali
K
Mg
Fe
Zn
inizia la sperimentazione
portinnesti utilizzati in italia
46
cultivar di portinnesto iscritte nel 2021 nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite (RNVV)
6
cultivar di portinnesto più utilizzate in Italia
1103 Paulsen
Kober 5BB
S.O.4
420 A
110 Richter
140 Ruggeri
Caratteristiche degli ibridi
V. riparia x V. rupestris
tolleranza alla fillossera
alta
affinità innesto
mediocre
tolleranza al calcare
bassa <11%
tolleranza alla siccità
scarsa
tolleranza al ristagno
scarsa
vigore
moderato
adatti a terreni
fertili
V. berlandieri x V. riparia
tolleranza alla fillossera
alta
affinità innesto
buona
tolleranza al calcare
buona
tolleranza alla siccità
buona
vigore
media
V. berlandieri x V. rupestris
tolleranza alla fillossera
alta
difficoltà di radicazione
tolleranza al calcare
buona
tolleranza alla siccità
buona
vigore
alto
caratteristiche dei portinnesti più utilizzati in italia
La scelta
Il portinnesto può essere considerato come una "POMPA" che fornisce l'alimentazione idrica e minerale della marza innestata pertanto influenza il vigore del nesto
Quando è CONVENIENTE l’utilizzo di un portinnesto vigoroso?
favorisce l'attecchimento e lo sviluppo nei primi anni dall’impianto.
condizioni di stress idrico
climi meridionali
terreni ricchi di sabbia e/o di scheletro
in assenza di irrigazione
Quando EVITARE un portinnesto vigoroso?
quando è disponibile un supporto idrico
La disponibilità dell’irrigazione infatti può favorire la scelta di portinnesti di medio o moderato vigore per evitare un eccesso di "lussureggiamento"
Nel mutato contesto climatico, l'impiego di portinnesti capaci di indurre un ritardo fenologico, sembra di grande interesse
La scelta dell’idoneo portinnesto all’impianto del vigneto da sempre rappresenta una momento cruciale nelle scelte aziendali.