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"La Grafica adesso è morta"
- Ad ogni "rivoluzione" o nuovo automatismo disponibile, la Grafica è frettolosamente dichiara morta.
- E invece.
- Fare Grafica è un mestiere, non un automatismo.
Fare Grafica significa aver studiato Comunicazione Visiva, psicologia dei colori, impaginazione e tanto altro.
E' un mestiere che punta a soddisfare il fabbisogno di un Cliente che NON è uno standard ma un caso singolo meritevole di un prodotto (grafico) su misura.
Tutto il resto è un template.
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"I fotografi non avranno più lavoro"
- Sciocchezze.
- Le AI NON generano soggetti equiparabili a quelli disponibili nei Marketplaces.
Quei contenuti, infatti, sono post-prodotti, ottimizzati e disponibili in tutte le pose e varianti del caso. In alta risoluzione.
- Nessun professionista sano di mente realizzerebbe una campagna promozionale servendosi di soggetti di base non professionali o che richiedano più tempo del solito per la fase di post-produzione.
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"Da adesso siamo tutti Artisti. Wow!"
- Ma anche no.
- L'Opera artistica e l'Artista (o il Digital Artist) sono due entità distinte e separate.
La prima definizione è il risultato di un processo.
La secondo è rappresentativa di un Percorso, di una storia, di competenze e contenuti che prescindono dallo strumento.
- Non è lo strumento a convertire la persona in Artista.
- Non è un automatismo a convertire la persona in Artista.
- Non è la tecnica artistica e convertire la persona in Artista.
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"I Marketplaces chiuderanno".
- Chi lo dice non sa cosa siano davvero i Marketplaces, probabilmente non li usa ed è solito cercare soluzioni economiche o gratuite per organizzare il proprio flusso di lavoro.
Non esattamente l'atteggiamento ideale per dare valore al comparto visivo.
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"Con le AI puoi far tutto, gratis
o quasi. E' conveniente e pratico."
- Errore.
Se si considerano tutte le fasi necessarie ad ottenere un soggetto qualitativamente valido (vedasi ramo: "Con le AI basta un click") è facile comprendere quanto convenga invece, sempre e comunque, servirsi dei Marketplace per via del rapporto "costi/tempo di ricerca e manipolazione" migliore.
- Anche il tempo è un valore. Mai dimenticarlo.
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"Adesso i Clienti non avranno più bisogno dei professionisti della Comunicazione Visiva"
- Gli unici Clienti che non avranno più bisogno di professionisti specializzati sono:
- Clienti già votati, atavicamente, al risparmio ed all'improvvisazione.
- Cattivi pagatori che preferiranno usare piattaforme nelle quali "basta un click" (sic!)
- Soggetti ignoranti del rapporto che lega qualità visiva e percezione del brand
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"Le creatività 'AI based' sono adatte a tutti i progetti creativi"
- No.
I soggetti generati dalle piattaforme AI dipendono dall'algoritmo, dal modo in cui è stato istruito e dalla sua capacità interpretativa del prompt o del comando di avvio.
Anche l'operatore (la persona che scrive il prompt) condiziona il risultato: dal modo in cui è composto il prompt alle scelte in fase di variazione.
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"...e le immagini sono gratis e RF!"
- Sbagliato.
Il costo effettivo e il costo di resa dipendono dalle piattaforme, dalle licenze d'uso e dall'evoluzione del mercato che, inevitabilmente, dovrà affrontare la sfida che lega le AI creative alla violazione della proprietà intellettuale.
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"Non mi serve altro,
solo lo strumento AI giusto per fare quello che devo fare".
- Il flusso creativo di ogni professionista comprende numerosi passaggi, verifiche, adattamenti e controlli per rendere usabile il soggetto finale.
- Le AI possono sostituire alcuni passaggi, non tutti.
- Le AI, inoltre, NON possono sostituire, in alcun modo, il giudizio del Creativo in merito a pertinenza, coerenza e universalità del soggetto finale.
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"Con le AI basta un click!"
- FALSO
- Con un click generi un soggetto.
Se il soggetto va bene al primo click ne serviranno altri per le varianti del caso, al fine di ottenere il soggetto desiderato nella sua versione migliore.
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Ottenuto il soggetto serviranno poi tutti i processi di ottimizzazione del caso relative a:
- Dimensioni
- Risoluzione
- Pulizia
- Post-produzione
- Montaggio creativo
- Inoltre, laddove servano più soggetti coordinati, ogni processo va ripetuto per tutte le volte necessarie ad ottenere un risultato coerente con gli altri.
- Masterclass
AI Versus Arts
by Artlandis
- links.page/aiversusarts
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"Le AI sono una vera svolta!"
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Le 3 fasi del viaggio: Estasi, Contemplazione, Ascesi.
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Le AI sono divertenti. Stimolanti. Suggestive.
Tanto quanto le Digital Arts che da sempre solleticano il feed di tutti i nostri Social e attirano cuori e commenti strabiliati.
Ma non bisogna mai fermarsi sulla superficie di ogni fenomeno temporaneo.
Il Professionista deve guardare oltre e, superata la prima fase -eccitata, curiosa di sperimentare (fase dell'ESTASI)- dedicarsi alla successiva -osservazione e analisi (fase della CONTEMPLAZIONE)- fino alla terza fase -valutazione e metodo (fase della ASCESI).
Isolare le fenomenologia ci aiuta a comprendere il mercato, le sue evoluzioni e le nostre mosse.
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L'inflazione della creatività a.k.a. la banalità del flusso indistinto.
- La prima rivoluzione delle AI esplode con il loro avvento sulla massa.
Sui social e nelle Community è assai frequente incontrare pubblicazioni a cura di pressoché chiunque al suo della citazione iniziale: "Le AI sono una vera svolta!".
Ma cosa succede, adesso?
Se tutti possono realizzare immagini emozionanti e Digital Arts d'effetto in pochi click, il valore percepito di quel contenuto creativo muterà direzione e si sposterà velocemente dall'apprezzamento estetico in sé alla capacità dell'Opera di suscitare emozioni, aggiungendo a quest'ultima componenti più "esclusive":
- strategia di composizione
- animazioni
- suoni e musica
- interazione
De facto, l'asticella si sposterà verso l'alto richiedendo competenze e capacità che, ab origine, separeranno l'insieme degli utilizzatori in 2 sottoinsiemi distinti:
Insieme A: utilizzatori verticali
Insieme B: Creators orizzontali (professionisti della Comunicazione).
- Il precedente: "Con gli NFT siamo tutti Artisti!"
- Lo scenario in fase di esordio (agosto 2022) è solo una replica di quanto osservato nel 2021 con l'esplosione degli NFT a livello di utenza di massa che si è riversato a testa bassa sui canali di vendita, attirato dall'idea del guadagno facile e di potersi posizionare velocemente auto-definendosi "Artista", in funzione del mero utilizzo di strumenti tecnici, in barba a qualsiasi definizione disponibile.
A distanza di poco più di un anno, quel che resta sono le macerie di un'illusione e di errori grossolani della percezione su cosa sia "Arte", cosa sia una "Opera d'Arte" e sull'identità dell' "Artista".