- Con ciclo biogeochimico si intende il percorso ciclico (più o meno perfetto) che la materia (elementi e composti )
compie attraverso i compartimenti ambientali (litosfera, atmosfera, idrosfera, biosfera) a scala globale .
- Ai cicli biogeochimici globali concorrono cicli
biogeochimici locali , che tuttavia sono tipicamente
non perfetti, dal momento che trasferiscono e
prelevano materia dai compartimenti globali
(atmosfera, idrosfera, biosfera)
- I principali cicli biogeochimici degli elementi
int eressano i macroelementi della biomassa
(C, O, N, P, S), dal momento che il “motore”
dei cicli elementari è la componente vivente
- Il ciclo dell’acqua è essenzialmente a controllo
abiotico, ma dipende dalla composizione
dell’atmosfera e quindi è vincolato ai cicli
biogeochimici degli elementi
-
In ogni ciclo si distinguono due fasi
-
Riserva
- geologica
- sempre di natura inorganica
- costituita dall'atmosfera (cicli a carattere gassoso: ossigeno, azoto)
- dalla litosfera (ciclo a carattere sedimentario: fosforo)
- talvolta mista: atmosfera + litosfera e anche idrosfera; (zolfo, carbonio)
- costituita da un fondo comune dove si trova immagazzinata lamaggior quantità di una particolare sostanza
-
Ciclizzazione
- Biologica
- rende disponibile una risorsa
-
CICLO BIOGEOCHIMICO DEL CARBONIO
- Il ciclo del carbonio è strettamente controllato dalla componente biologica (uomo incluso), che lo ha profondamente trasformato e nel corso delle ere geologiche….e continua a farlo!!!
-
LA MAGGIORE RISERVA SI HA NELLE ROCCE DELLA LITOSFERA
- CARBONATI
-
DEPOSITI ORGANICI
- PETROLIO
- CARBONE
- METANO
-
VIENE RIMESSO IN CIRCOLO ATTRAVERSO
- SOLUBILIZZAZIONE DEI CARBONATI
- ERUZIONI VULCANICHE
- UTILIZZO UMANO DEGLI IDROCARBURI
-
IMPORTANTI SONO LE FASI DI RISERVA DEL CARBONIO NELL'ATMOSFERA E NELL' IDROSFERA
- SOTTO FORMA DI ANIDRIDE CARBONICA VIENE ASSIMILATO ATTRAVERSO LA FOTOSINTESI
- NELL'ARIA È PRESENTE STABILMENTE CON UN VOLUME DI CIRCA LO 0,03%
- TUTTAVIA NEGLI ULTIMI ANNI LA CONCENTRAZIONE È ANDATA PROGRESSIVAMENTE AUMENTANDO, CON CONSEGUENTE AUMENTO TENDENZIALE DELL'EFFETTO SERRA
-
CICLO BIOGEOCHIMICO DELL’OSSIGENO
- Il ciclo dell’ossigeno è strettamente
connesso al ciclo del carbonio e
controllato dalla componente biologica
(uomo incluso), che lo ha profondamente
trasformato e nel corso delle ere
geologiche….
e continua a farlo!!!
- L'ossigeno presente nell'atmosfera è di gran lunga inferiore a quello presente nell'acqua e negli strati superficiali della litosfera
- Non c'è competizione per questa risorsa
-
LA COMPOSIZIONE ATMOSFERICA DETERMINA IL BILANCIO ENERGETICO E REGOLA IL CLIMA TERRESTRE
- Il FORCING RADIATIVO è definito come il
bilancio radiativo netto (entrate -
uscite) globale (UV, Vis e IR) a livello
della tropopausa in condizioni di
equilibrio termico
- La presenza di vapore acqueo (nubi),
CO2, O2, CH4 , ozono ed altri gas che
assorbono e riemettono radiazione
infrarossa, determina
“l’intrappolamento” dell’energia
termica nella tropopausa
(EFFETTO SERRA)
- D’altra parte, vapore acqueo (nubi),
aereosols e la copertura a terra
riflettono in misura significativa la
radiazione incidente
(EFFETTO FRIGORIFERO)
-
CICLO BIOGEOCHIMICO DELL’ACQUA
- Il ciclo biogeochimico dell’acqua è
regolato dalle condizioni di
temperatura, pressione e salinità….
- …. ma esercita un forcing sia
positivo che negativo sul bilancio
radiativo ….
- Il ciclo dell'acqua — conosciuto tecnicamente come ciclo idrologico — consiste nella circolazione dell'acqua all'interno dell'idrosfera terrestre, includendo i cambiamenti di stato fisico dell'acqua tra la fase liquida, gassosa e solida.
- L'idrosfera rappresenta il 97% di tutta l'acqua del pianeta
-
il ciclo si compone di tre trasferimenti
- precipitazione
- deflusso
- evaporazione
-
precipitazioni
- dai 20 ai 200 cm
- minori ai poli e nei deserti
- maggiori nelle foreste e alta montagna
-
deflusso
- la differenza tra la precipitazione e l'evaporazione, rappresenta il deflusso verso il mare, superficiale o sotterraneo
- globalmente è positivo per le terre emerse, a prevalenza delle zone esoreiche (verso l'esterno del continente, verso il mare)
- negli oceani invece è negativo con maggior evaporazione e quindi con deficit, compensato dal deflusso delle terre emerse
- l'acqua assorbe circa la metà dell'energia solare che giunge sulla terra
-
è strettamente legato al ciclo dei nutrienti
- non esiste l'acqua pura in natura
-
l'acqua piovana
- contiene sali e minerali disciolti
- ossigeno
- anidride carbonica
- pulviscolo
- polline
- sodio
- calcio
- magnesio
- ecc.
-
acque sotterranee
- riflettono la natura dei terreni attraversati
-
leggere
- terreni silicei
-
dure
- terreni calcarei
-
acqua di falda
- tempi di ricambio lunghissimi
- inquinamento quindi, è sempre un fatto grave
-
acqua scorrimento fluviale
- riflette l'ecologia del bacino di alimentazione
- sali disciolti
- particelle in sospensione
- organismi viventi
- detrito organico
-
interazione col ciclo sedimentario
- erosione
- trasporto
- sedimentazione
-
EFFETTI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SUGLI ECOSISTEMI LACUSTRI
- TEMPERATURA:
•RIDUZIONE DELLA DURATA DELLA GLACIAZIONE INVERNALE;
•NEI LAGHI PROFONDI, L’INCREMENTO DI TEMPERATURA SUPERFICIALE AUMENTA LA PERSISTENZA DELLA STRATIFICAZIONE TERMICA VERTICALE E RIDUCE LA FREQUENZA DI RIMESCOLAMENTO INVERNALE;
•RIDUZIONE DELLA SOLUBILITÀ DEI GAS ATMOSFERICI E SPOSTAMENTO DEGLI EQUILIBRI IONICI;
•AUMENTO DEL RISCHIO DI CONDIZIONI DI IPOSSIA E STRESS SULLA FAUNA ACQUATICA;
•ACCELERAZIONE DEI CICLI BIOLOGICI DEGLI ORGANISMI POICHILOTERMI (COPEPODI: +3°C
⇒-25% DURATA DEL CICLO BIOLOGICO);
•SPOSTAMENTO DELLE NICCHIE ECOLOGICHE VERSO LA TERMOFILIA;
•FACILITAZIONE NELL’ACCLIMATAMENTO DI SPECIE ESOTICHE E/O INVASIVE TERMOFILE
- PRECIPITAZIONI:
NELLE REGIONI SUBTROPICALI E DI MEDIA LATITUDINE, I PATTERNS OSSERVATI DI VARIAZIONE CAUSANO:
• AUMENTO DELLE FREQUENZE DI EVENTI DI PIENA E DI DISSECCAMENTO;
• AUMENTO DEI TEMPI DI RICAMBIO IDRICO;
• RIDUZIONE DELLA DILUIZIONE DEL CARICO TROFICO E DI INQUINANTI DAL BACINO IDROLOGICO.
L’IMPATTO È ESALTATO ALL’APPROSSIMARSI DI CONDIZIONI EVAPORITICHE:
• AUMENTO DELLA SALINITÀ E SPOSTAMENTO DEGLI EQUILIBRI IONICI;
• SPOSTAMENTO DELLA LINEA DI COSTA, CON EFFETTI SULLA FLORA E FAUNA BENTONICA LITORANEA;
• LA RIDUZIONE DEL LIVELLO IDROMETRICO FAVORISCE IL RIMESCOLAMENTO DELLE ACQUE, CUI SEGUE:
• AUMENTO DELLA TORBIDITÀ PER RISOSPENSIONE DEI SEDIMENTI;
• AUMENTO DELLA VELOCITÀ DI CICLIZZAZIONE DEI NUTRIENTI;
• AUMENTO DEL RISCHIO DI FIORITURE DI ALGHE VERDI E AZZURRE TOSSICHE, LA RIDUZIONE DEI LIVELLI DI OSSIGENO DISCIOLTO E, CONSEGUENTEMENTE, DELLO STRESS SULLA FAUNA ACQUATICA;
-
IL BUCO DELL’OZONO
- Il cloro radicale cha si libera dai CFC per l’azione della radiazione ultravioletta è altamente reattivo e interferisce con li ciclo dell’ozono in atmosfera, eliminando O3.
- Partecipando in modo catalitico, il cloro radicale non è eliminato, per cui è in grado di reagire ulteriormente. Si stima infatti che una molecola di cloro possa trasformare in ossigeno 40 000 molecole di ozono
-
CICLO SEDIMENTARIO
- I sedimenti subiscono nel tempo una serie di eventi e trasformazioni definita ciclo sedimentario:
Degradazione (o alterazione)
Erosione
Trasporto
Deposito (o sedimentazione)
Seppellimento
Diagenesi
Un nuovo ciclo inizia con un fenomeno di emersione dovuto ad un abbassamento relativo del livello marino (dovuto a cause tettoniche o climatico-eustatiche).
-
CICLO DEL FOSFORO
- Dal momento che il fosforo in natura è prevalentemente
presente come fosfato, il ciclo del fosforo non interessa
l’atmosfera.
Il ciclo di breve termine è “imperfetto”, perché il fosforo
dilavato dalle rocce è parzialmente riciclato nella rete
trofica e parzialmente accumulato nella litosfera.
La chiusura del ciclo si realizza con il ciclo sedimentario
- Il ciclo del fosforo è fortemente influenzato dall’attività
antropica, tramite:
Input ⇓
- Estrazione del fosforo minerale per uso fertilizzante
(2 Mtonn/ anno);
- Utilizzazione del fosfato nei tensioattivi (detersivi);
- Scarico di reflui organici urbani e zootecnici nelle acque
superficiali
Output ⇑
-Pesca (60000 tonn /anno);
Dal momento che il fosforo rappresenta il
principale fattore limitante per la produzione
primaria nella maggior parte degli ambienti
acquatici d’acqua dolce e marina, i carichi di
fosforo sono i principali responsabili del
fenomeno di EUTROFIZZAZIONE
- ELEMENTO INDISPENSABILE PER LE TRASFORMAZIONI BIOENERGETICHE
- IL FOSFORO TENDE A SEDIMENTARE, PORTARSI SUL FONDO DEGLI OCEANI, DOVE COSTITUIRANNO LE RISERVE GEOLOGICHE
- IL SUOLO COSTITUISCE UNA GRANDE FASE DI RISERVA
- IL FOSFORO ORGANICO DEI DETRITI, VIENE MINERALIZZATO DA FOSFOBATTERI, IMMEDIATAMENTE RIUTILIZZABILE DAI PRODUTTORI
-
EUTROFIZZAZIONE
- È L'ARRICCHIMENTO NUTRITIVO DEGLI AMBIENTI D'ACQUA, CHE DETERMINA UN SENSIBILE AUMENTO DELLA PRODUZIONE PRIMARIA, IN PARTICOLARE UNA FIORITURA ALGALE ABNORME, GENERALMENTE IMPUTABILE AGLI SCARICHI DELL'ATTIVITÀ UMANA
- I DUE NUTRIENTI CRITICI IN QUESTO PROCESSO SONO L'AZOTO E FOSFORO
- IN LINEA DI MASSIMA L'INQUINAMENTO DEL FOSFORO È PIÙ CONTROLLABILE, MENTRE QUELLO DELL'AZOTO È PIÙ PROBLEMATICO, PER I COMPLESSI PROCESSI DI SCAMBIO CON L'ATMOSFERA
-
CICLO DELL'AZOTO
- Il ciclo dell'azoto è un ciclo biogeochimico con il quale l'azoto si muove principalmente tra l'atmosfera, il terreno e gli esseri viventi. Questo ciclo viene definito gassoso poiché il pool di riserva, cioè il serbatoio di questo elemento chimico, è appunto l'atmosfera, dove l'azoto occupa circa il 78 % del volume totale.
- Il ciclo dell’azoto è fortemente influenzato
dall’attività antropica, tramite:
Input ⇓
- Produzione di ammoniaca da azoto atmosferico
per uso fertilizzante
- Scarico di reflui organici urbani e zootecnici nelle
acque superficiali (EUTROFIZZAZIONE)
- Combustione dei combustibili fossili (produzione di
ossidi di azoto - NOx)
Output ⇑
-Pesca
- Elemento essenzizle per i viventi
- Quello presente in atmosfera non è utilizzabile
- Solo pochi organismi possono fissarlo e i più efficienti sono i simbionti che arrivano al 10%
- La maggior parte dell'azoto viene assimilato attraverso il suolo e non dall'atmosfera
- La maggior parte viene riciclato all'interno dell'ecosistema
- il suolo fertile e maturo è una riserva importante
-
cicli chiusi
- ecosistemi maturi
- tipo forestale
- produttori
- consumatori
- decompositori
-
ciclo aperto
- ecosistemi giovani
- alta produttività
- tipo agricoli
- supporto attraverso concimi
-
CICLO DELLO ZOLFO
- Lo zolfo presente nell'ambiente può derivare da eruzioni vulcaniche (soprattutto sotto forma di H2S), da attività industriali o da incendi che, in seguito alla combustione, liberano in atmosfera ossidi di zolfo (SO2).
-
LO ZOLFO È ASSAI DIFFUSO IN NATURA
- NELL'ACQUA COME SOLFATO
- NEI SEDIMENTI COME SOLFATO E COME SOLFURI
- NELL'ARIA COME ANIDRIDE SOLFOROSA
-
NELLA CATENA DEL DETRITO, LA RIDUZIONE BATTERICA PORTA ALLA FORMAZIONE DI IDROGENO SOLFORATO, CHE PUÒ SEGUIRE DUE STRADE
-
OSSIDATO
- PRODUZIONE DI SOLFATO INORGANICO NEI SEDIMENTI E NEL SUOLO, SUBITO RIUTILIZZABILE DEI PRODUTTORI
-
FOTOOSSIDATO
- FORMAZIONE DI ZOLFO MOLECOLARE, CHE TENDE A DEPOSITARSI NEI SEDIMENTI E PARTECIPARE COSÌ AI CICLI GEOLOGICI APERIODICI DI LUNGA DURATA
-
NELL'ATMOSFERA È PRESENTE COME ANIDRIDE SOLFOROSA DOVUTA SIA A CAUSE NATURALI CHE UMANE
- VIENE OSSIDATA AD ANIDRIDE SOLFORICA, CHE A CONTATTO CON L'ACQUA FORMA ACIDO SOLFORICO, CON IL RISULTATO DELLE PIOGGE ACIDE
-
PIOGGIE ACIDE
- Una pioggia viene definita acida quando il suo pH è minore di 5
- Gli effetti delle deposizioni acide si manifestano a diversi livelli: sono stati riscontrati effetti negativi sulle foreste, sulle acque dolci e sui terreni, sugli insetti acquatici e più in generale sulle forme di vita acquatiche e vegetali, sulla salute umana ed anche a livello urbanistico, col danneggiamento di edifici sia moderni che storici.