1. PRIMA DEL PIANO EDITORIALE
    1. Contenuto editoriale
      1. Titolo di testo
      2. testo principale (o bodycopy)
      3. hashtag di riferimento
      4. 1 o più immagini di supporto
      5. 1 o più video (o microvideo)
      6. Mention (tag ad altri utenti o pagine)
      7. Funzioni speciali di piattaforme
      8. limiti di caratteri e/o di contenuto
        1. Alert: Safe Area
      9. Dipende dalla piattaforma
        1. formato
        2. Limiti (durata, peso, risoluzione)
      10. Dipendono dalla piattaforma
        1. Alert: Safe Area
    2. Indicare variabili di criticità
      1. Pertinenza del soggeto grafico e/o dei testi
      2. Pertinenza del pubblico scelto (fasce di età e/o interessi)
      3. Momento storico
      4. Scelta del canale di atterraggio
    3. LE "LIBRERIE" A DISPOSIZIONE
      1. Brand Identity del Cliente (Brand Manual, linee guida ed altri elementi)
      2. Immagini, video ed elementi grafici del Cliente
      3. Accessi ai canali da considerare (account, piattaforme, sito web, analytics, eccetera)
      4. Altri riferimenti utili dal Cliente (vedi sez. "Prima di tutto"
      5. Nota:
        1. si consiglia l'uso di un documento oppure un'applicazione dedicata alla raccolta delle informazioni
    4. IL RUOLO OPERATIVO
      1. A seconda dello scenario, del ruolo del professionista o di altre professionalità alle quali relazionarsi è necessario valutare eventuali "criticità" che, di solito, si tramutano nella scarsa disponibilità di contenuti.
      2. La disponibilità di contenuti "principali" condiziona durata, densità e fluidità del Piano Editoriale
  2. NOTE IN RILIEVO
    1. Il "piano editoriale" ha durata variabile e può riferirsi a soggetti o scopi diversi:
      1. Collaborazioni (con partner, aziende, professionisti, eccetera)
      2. Lancio di un prodotto o servizio
      3. Promozione di un evento (periodico/aperiodico, ricorrente o "one-shot")
      4. Iniziativa limitata in un arco di tempo ridotto (es.: popup store, ecommerce temporanei, progetti diversi)
      5. Si parla di "Piano Editoriale Concatenato" nel caso in cui debba esistere una relazione con altri calendari ai quali riferirsi (del Cliente o di terze parti)
    2. MAI RIPETERSI
      1. evitare il "Rimbalzo" dei contenuti, il copia-incolla non serve a nulla. Diversifica per valorizzare i canali in uso
    3. STORYTELLING
      1. Costruisci in anticipo la tua "sequenza ordinata di contenuti in serie"
      2. Se necessario, distribuisci contenuti "chiave", come gli elementi di una Lore(*), creando percorsi e legami nella narrazione strategica.
    4. SOCIAL CALENDAR (TRENDS)
      1. Utilizzando i riferimenti online puoi "innestare" nel piano editoriale contributi in linea con date particolari, hashtag noti in anticipo o ricorrenze in rilievo
        1. Vedi articolo su medium.com/artlandiswebinar
    5. GOLDEN RATIO
      1. Frequenza delle pubblicazioni, densità degli argomenti e iniziative collaterali vanno distribuite con logica ben rappresentata dalla "Spirale Aurea" (al cui centro è possibile posizionare un "momento" a piacere tra gli obiettivi considerati
      2. Nei casi in cui il piano editoriale non abbia un obiettivo specifico (per esempio il lancio di un evento) ma si riferisca alla normale pubblicazione di canale è consigliabile fissare un "orizzonte" di riferimento, utile per tenere attiva la concentrazione del pubblico.
      3. Con l'espressione "Orizzonte di riferimento" si indica una meta, un traguardo o premio da raggiungere, dotato di un "fil-rouge" che faccia da collante tra piattaforme e canali.
    6. TRANS-MEDIA
      1. https://it.wikipedia.org/wiki/Narrazione_transmediale
      2. La Trans-medialità si rivela utile sia durante lo sviluppo dello Storytelling (e delle "Lore"(*), sia nel caso in cui, oltre al piano editoriale di riferimento esistano altre attività collaterali da citare o collegare ad esso.
    7. ONDA SINUSOIDALE
      1. Il piano editoriale deve svilupparsi in considerazione della soglia media d'attenzione del pubblico di riferimento. Alternare la densità dei contenuti, il "tone of voice" o le fasi di pubblicazione, soprattutto nelle fasi più "esterne" della curva (cit. Spirale Aurea).
    8. PUNTO DI NON RITORNO
      1. Con il raggiungimento del centro della spirale (Aurea) le attività non devono interrompersi di colpo ma prevedere, in calendario, attività specifiche che riportino l'attenzione sulla "media ordinaria" di pubblicazione del canale
    9. PLAYLIST E AGGREGATORI
      1. Puoi sfruttare tali sezioni (se disponibili) sia per raccogliere contenuti utili al piano editoriale, sia per trasformare essi stessi in "canali" del piano editoriale (nel caso in cui le "playlist" siano pubbliche e/o condivisibili.
  3. youtube.com/artlandis77