- corrente artistica sviluppatasi in Francia nella seconda metà dell'Ottocento
- colore
- la loro arte si basava sui nuovi progressi fatti nel campo dell'ottica, della fotografia e della chimica
- Parigi
-
definita la Ville Lumiere a causa del grande progresso tecnologico presente nella città
- lampioni a gas
- grandi magazzini
- stazioni ferriovarie
- metropolitana
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consolida il suo aspetto borghese tipico della Bella Epoque
- café
- teatri
- ristoranti
- casino
- musei
- Café Guerbois
- fondamentale è
l'impressione che uno stimolo esterno produce nell'artista
-
l'artista mira a rappresentare la sostanza delle cose ed elimina quindi
- la prospettiva geometrica
- i dettagli superflui
- da ritrovo casuale, il café divenne luogo di appuntamento settimanale
- aboliscono i forti contrastati chiaroscurali e il concetto di colore locale
- cercano di cogliere la sensazione dell'attimo fuggente attraverso pennellate veloci, picchiettate e date per trattini e macchiette
- per tenere conto della variabilità dei colori al mutare della luce
- luce
- nuove teorie sulla percezione dei colori
- la fotografia permette agli artisti di rappresentare i dettagli di un istante
- la chimica industriale permette l'utilizzo dei colori ad olio in tubetti
- inizia il 15 Aprile del 1874 quando gli artisti, rifiutati dai Salons, organizzarono una propria mostra nello studio del fotografo Nadar
- si concluse nel 1886 con l'ottava ed ultima esposizione, gli artisti si separarono e parteciparono ai vari Salons che iniziarono ad accettare le loro opere
- gli artisti derivano da differenti contesti sociali e differenti esperienze artistiche
- il colore non esiste di per sé ma viene percepito dall'occhio in rapporto agli altri colori che ha intorno
- impressione
- accomunati dalla critica all'arte accademica
- furono grandi amatori e collezionisti delle stampe giapponesi