1. Estratti e certificati
    1. A/1 Azzonamento e vincoli di P.R.G. Stralcio dello strumento urbanistico vigente (scala 1:5000 o 1:2000) con evidenziata l'area oggetto dell'intervento e l'indicazione degli azzonamenti, dei parametri urbanistici e delle destinazioni ammesse.
    2. A/2 Estratto del foglio di mappa catastale Con evidenziata l'area oggetto dell'intervento e con l'indicazione dei numeri di particella della stessa e di quelle contermini
    3. A/3 Planimetrie generali dei piani attuativi Estratto del piano di attuazione entro il quale ricade l'intervento (piani di lottizzazione convenzionata, piani particolareggiati per insediamenti produttivi, piani di zona ecc) con evidenziata l'area oggetto dell'intervento ed indicati i parametri urbanistici e le destinazioni ammesse. Detta planimetria dovrà essere presentata nel caso di nuove costruzioni, ampliamenti, sopraelevazioni, demolizioni, variazioni planivolumetriche di ogni tipo, cambi di destinazione e modifiche delle sistemazioni esterne delle aree.
    4. A/4 Parere CIRCONDARIO Il suddetto parere, corredato del relativo piano di sviluppo aziendale o piano di utilizzazione, è necessario per l'ammissibilità degli interventi ricadenti in zona agricola qualora prescritto dalla Legge Regionale 19-2-1979 n.10 e successive modificazioni ed integrazioni.
    5. A/5 Atto sostitutivo di notorietà Attestante il titolo a richiedere la concessione o autorizzazione, con esatta indicazione dei riferimenti catastali del fabbricato e/o del terreno. Nel caso di interventi su edifici esistenti dovrà inoltre attestare la regolarità delle volumetrie o gli estremi della richiesta di condono; la mancanza di interventi in atto ex art. 26 L. 47/1985.
    6. A/6 Documentazione attestante la libertà del fondo da precedenti volumetrie Esauriente, completa e chiara documentazione atta a dimostrare la libertà del fondo da precedenti volumetrie. La documentazione di cui sopra dovrà essere accompagnata da relazione tecnica sottoscritta dal progettista ed è da intendersi obbligatoria nel caso di nuove costruzioni ed ampliamenti volumetrici di edifici esistenti.
    7. A/7 Documentazione sulla destinazione d'uso In caso di interventi che interessino la variazione della destinazione d'uso dovrà essere prodotta opportuna documentazione che attesti la destinazione d'uso esistente o gli estremi dell'atto sindacale (licenza o concessione) con cui detta destinazione è stata autorizzata.
    8. A/8 Stralcio delle carte delle classi di pericolosità e di fattibilità
    9. (1) Per progetti di variante in corso d'opera rispetto a precedente progetto autorizzato o concesso, gli estratti e certificati potranno essere omessi a condizione che questi risultino allegati al precedente progetto.
  2. Documentazione fotografica
    1. B/1 Foto dell'ambiente Esauriente, completa e chiara documentazione fotografica (positive formato minimo 13 x 18), dell'edificio e/o del terreno e relativo intorno, tendente ad illustrare in ogni suo aspetto la situazione ambientale edilizia esistente. La documentazione dovrà essere integrata da uno schema grafico dei punti di ripresa.
    2. B/2 Foto dell'edificio e delle parti su cui si intende intervenire Serie fotografica dell'edificio e delle parti anche interne oggetto dell'intervento (formato minimo 13 x 18). La documentazione dovrà essere integrata da uno schema grafico dei punti di ripresa. La documentazione fotografica delle parti interne dell'edificio oggetto dell'intervento e da ritenersi obbligatoria nel caso di immobili notificati, negli immobili ricadenti nel centro storico e di beni edilizi tipologicamente caratterizzati.
    3. NOTE (1) Per progetti di varianti in corso d'opera rispetto a precedente progetto autorizzato o concesso, la documentazione fotografica potrà essere omessa a condizione che questa risulti allegata al precedente progetto. (2) La documentazione fotografica dovrà essere firmata dal progettista e dal richiedente e dovrà riportare la data in cui sono state effettuate le riprese fotografiche.
  3. Progetto
    1. E/1 Planimetria generale di progetto (2) Stralcio planimetrico del rilievo aereofotogrammetrico aggiornato in scala 1:2000 o 1:5000 accompagnato da altra planimetria in scala 1:200 o 1:500 redatta conformemente a quella di rilievo (punto C1) e contenente: a) la perimetrazione del lotto di pertinenza e gli azzonamenti di P.R.G.; b) la perimetrazione dell'edificio e/o dell'opera progettata (dovrà essere evidenziata anche la proiezione di massimo ingombro fuori terra); c) l'indicazione delle recinzioni, accessi, rampe, cordonature, aree scoperte da sistemare a verde o parcheggio ecc.; d) e distanze dai confini, dagli edifici adiacenti, dalla viabilità, dal bordo opposto della strada, da servitù ecc., cioè da tutti quegli elementi di cui al precedente punto C1, onde evidenziare il rispetto delle distanze minime prescritte per legge.
    2. E/2 Pianta progetto (3) Rappresentazione in pianta dei vari piani, se ed in quanto diversi, in scala 1:50 o 1:100 (in scala 1:200 per grandi complessi) esaurientemente quotata in ogni parte. In corrispondenza di ogni vano dovrà essere indicato la destinazione d'uso, l'altezza, eventuali dislivelli tra piani di calpestio, la larghezza e la profondità, la superficie netta, le dimensioni delle finestre e delle porte finestre. Le piante saranno così rappresentate: a) pianta dello scantinato con l'indicazione dell'andamento del terreno immediatamente adiacente evidenziando rampe, cortili e manufatti quali scannafossi, muri a retta ecc. b) pianto terra correlato a quello dei piani sopra e sottostanti. Dovranno inoltre essere indicate le più significative quote del terreno immediatamente adiacenti emergenti dagli elaborati C1 ed E1 per la individuazione dei movimenti del terreno rispetto allo stato esistente, nonché delle distanze dal bordo opposto della strada, dai confini, dagli edifici ecc. Negli interventi nei quali non è richiesta la planimetria generale di progetto, la pianta del piano terra dovrà contenere anche l'indicazione delle strade di accesso, dei percorsi, delle recinzioni, delle aree da sistemare a verde, dei parcheggi, dei piazzali, dei giardini privati e marciapiedi e quanto altro esistente e previsto in progetto a quota terra. c) piante degli altri piani, correlate a quelle dei piani sovrastanti e sottostanti; d) pianta del sottotetto, contenente l'indicazione delle altezze interne, secondo l'andamento delle falde del tetto; e) pianta dei vani emergenti dal tetto e dei volumi tecnici e loro accessori; f) pianta della copertura. In tutte le piante dovranno essere indicate le linee di sezione di cui al successivo punto F/3.
    3. E/3 Sezioni di progetto Adeguato numero di sezioni trasversali e longitudinali, effettuate nei punti più significativi dell'edificio, in scala 1:50 o 1:100 (in scala 1:200 per grandi complessi) e messe in relazione all'ambiente circostante. Delle linee di sezione dovrà essere data indicazione nelle piante di cui al precedente punto E/2. Le sezioni dovranno rappresentare sia trasversalmente che longitudinalmente il completo sviluppo altimetrico dell'edificio e delle aree adiacenti lo stesso. Esse dovranno contenere tutti quegli elementi indicati negli elaborati planimetrici, con particolare riferimento all'altezza dei vani ed a quella massima dell'edificio. Dovranno inoltre essere indicate le quote dei terreno risultanti dagli elaborati di cui ai punti C1 ed E1 per l'individuazione dei movimenti del terreno rispetto allo stato esistente. In particolare le sezioni dovranno indicare le altezze nette interpiano, lo spessore dei solai, gli aggetti, le gronde, i volumi al di sopra della linea di gronda, le altezze dei volumi tecnici, le pendenze delle falde del tetto e tutte le quote necessarie a dimostrare l'altezza massima dell'edificio.
    4. E/4 Prospetti di progetto (5) Prospetti in scala 1:50 o 1:100 (in scala 1:200 per grandi complessi) di tutti i fronti con indicazione dei materiali di finitura e dell'andamento del terreno. Qualora l'edificio sia aderente ad altri fabbricati, dovrà essere data indicazione delle linee fondamentali delle facciate finitime.
    5. E/5 Particolari di progetto Particolari in scala 1:50 o 1:20 se ed in quanto necessari.
    6. E/6 Tavola dei conteggi urbanistici di progetto (6) Tavola esplicativa dei conteggi necessari per la valutazione quantitativa del progetto rispetto ai parametri urbanistici di P.R.G. e delle altre norme in vigore, ivi comprese quelle relative alla dotazione di parcheggi e delle superfici finestrate. Qualora ai fini del rispetto dei parametri urbanistici, il progetto debba essere correlato all'esistente (ampliamenti, sopraelevazioni ecc.) è necessario che siano richiamati i valori risultati dai conteggi di cui all'elaborato di rilievo del punto C/8. La tavola dei conteggi urbanistici dovrà contenere la rappresentazione schematica delle figure geometriche in cui viene scomposto il lotto e/o l'edificio in scala 1:100 o 1:200 e la conseguente esplicazione analitica dei conteggi. La sintesi dei conteggi dovrà essere riportata in un apposito specchio riassuntivo in cui dovrà pure darsi atto del rispetto dei parametri urbanistici di P.R.G.
    7. E/7 Tavola tipologica e dati metrici e parametrici Per interventi di edilizia convenzionata e sovvenzionata ai sensi della Legge 5-8-1978 n. 457 dovrà prodursi elaborato grafico nel quale sia rappresentato: a) schema di aggregazione tipologica dei vari piani con indicate le superfici utili abitabili e non residenziali dei singoli tagli; b) calcolo delle superfici utili abitabili (S.U.) quale sommatoria delle superfici utili dei diversi alloggi; c) calcolo della superficie netta non residenziale; d) calcolo dell'altezza virtuale.
    8. NOTE (1) Per i progetti di variante in corso d'opera rispetto a precedente istanza autorizzata e concessa e quindi richiamata, la documentazione di progetto può limitarsi a quegli elaborati che hanno effettiva incidenza e sono comunque necessari per la valutazione dell'intervento di variante. (2) In caso di sole modifiche interne, o prospettiche, o di mero cambio di destinazione, nonché per interventi che non alterino in alcun modo i rapporti con l'edilizia esistente o con l'ambiente, la planimetria potrà essere semplificata così come già espresso nella nota (3) al precedente punto C/1. (3) In caso di modifiche interne o cambio di destinazione relativo a singole unità immobiliari, facenti parte di organismi edilizi, la rappresentazione quotata della distribuzione interna dovrà limitarsi all'unità immobiliare interessata, a condizione che venga indicato il perimetro esterno dell'edificio. (4) Per modifiche interne o cambio di destinazione relativo a singole unità immobiliari facenti parte di organismi edilizi, la rappresentazione quotata delle sezioni potrà limitarsi all'unità immobiliare interessata, a condizione che venga indicato il profilo dell'intero edificio. (5) Per varianti interne o cambio di destinazione la documentazione di progetto potrà essere omessa a condizione che i prospetti siano sufficientemente documentati tramite fotografie. In caso di modifiche da apportare solo ad alcune delle facciate, la rappresentazione potrà limitarsi ai fronti interessati dall'intervento. (6) Non richiesta per interventi che non producono alcuna alterazione planivolumetrica.
  4. Lettura grafica in sovrapposizione
    1. Rappresentazione grafica di confronto tra gli elaborati di rilievo e quelli di progetto per evidenziare le modifiche rispetto allo stato di fatto. Detta rappresentazione dovrà avvenire secondo la seguente simbologia grafica: a) in bianco tra righe nere: lo stato di fatto non sottoposto a modifiche; b) . in celeste tra righe nere: lo stato di fatto che si intende demolire e ricostruire senza alcuna modificazione; c) . in giallo tra righe nere: la demolizione di opere esistenti, l'abbattimento di piante di alto fusto, movimenti di terra in sterro, ecc. d) in rosso tra righe nere: la previsione di nuove opere, la chiusura di nuove aperture, la messa a dimora di piante di alto fusto, i movimento di terra in riporto ecc. La rappresentazione dovrà essere completa di legenda e di note esplicative. Nel caso di varianti in corso d'opera che s'intendano apportare ad un progetto preventivamente autorizzato o concesso nella rappresentazione grafica si dovrà procedere secondo la rappresentazione sopra riportata con l'accortezza di segnalare che in luogo dello stato di fatto viene rappresentato lo stato di progetto autorizzato o concesso. Parimenti per progetti a sanatoria dovrà procedersi per segnalare le eventuali opere abusive perché eseguite in difformità o in assenza di autorizzazione o concessione. Qualora il progetto di variante e di cui se ne chiede la sanatoria, queste dovranno essere distinte da quelle ancora da realizzare. Grafici 1. Planimetria generale (sovrapposizione dei grafici C/1 ed E/1) 2. Piante (sovrapposizione dei grafici C/2 ed E/2) 3. Sezioni (sovrapposizione dei grafici C/3 ed E/3) 4. Prospetti (sovrapposizione dei grafici C/4 ed F/4)
  5. Relazioni
    1. D/1 Relazione generale sul progetto La relazione generale sull'opera progettata dovrà illustrare l'intervento proposto in relazione alle caratteristiche urbanistiche di P.R.G., alle condizioni oggettive dell'ambiente, al criterio seguito per la scelta delle destinazioni d'uso. Dovrà anche essere data indicazione degli impianti tecnologici previsti e loro caratteristiche generali, dei criteri costruttivi, del tipo di struttura dell'opera progettata, delle rifiniture esterne e della sistemazione delle aree. Per gli interventi sull'esistente deve darsi notizia anche: a) della destinazione d'uso attuale e prevista; b) dello stato di conservazione e delle condizioni igieniche; c) delle eventuali demolizioni di superfetazioni e ripristino degli spazi interni ed esterni; d) delle eventuali possibilità di recupero e reimpiego dei materiali originari. Per i fabbricati a destinazione produttiva la relazione deve indicare: a) le lavorazioni effettuate; b) i materiali trattati, depositati, prodotti ed eliminati; c) gli scarichi liquidi, solidi ed aerei con relativi impianti di depurazione; d) il tipo di energia sfruttato; e) l'intensità dei rumori prodotti; f) la quantità di acqua e le relative fonti di approvvigionamento.
    2. D/2 Relazione storica Per gli edifici costruiti anteriormente al 1947 la relazione, corredata eventualmente da grafici, dovrà contenere anche informazioni di carattere storico-artistico o ambientale. Dovrà essere evidenziato: a) l'epoca di costruzione e quella delle principali modificazioni; b) la tipologia edilizia; c) le caratteristiche costruttive (strutture portanti, strutture portate, tipo e tessitura dei solai, presenza di elementi ad arco, volte ecc.); d) eventuali elementi decorativi di carattere significativo.
    3. D/3 Relazione sugli impianti di abbattimento dei fumi Per gli edifici industriali e simili, per i quali è già definito il tipo di attività e negli altri casi quando lo si possa prevedere (comunque sempre quando fosse richiesto dalla C.E.) in conformità a quanto previsto dalla legge 13 luglio 1966 n. 615, dovrà prodursi la relativa relazione tecnica e la documentazione prevista dall'art. 5 D.P.R. n. 322/71.
    4. D/4 Relazione sul sistema di approvvigionamento idrico e su quello relativo allo smaltimento liquami La suddetta documentazione dovrà sempre prodursi in caso di nuove costruzioni e per interventi che modificano o alterano il sistema di adduzione o scarico delle acque nonché in tutti i casi previsti dalle Leggi 10-5-1976 n. 319; 8-10-1976 n. 90 e Norme Tecniche G.U. 21-2-1977 n. 48 e quanto trattasi di esercizi pubblici di alimentari. Per interventi di manutenzione straordinaria la relazione potrà limitarsi ad indicare il tipo degli impianti di smaltimento e di adduzione idrica ai quali si intende allacciarsi salvo che non si tratti di specifico intervento sugli impianti.
    5. D/5 Relazione inerente l'isolamento termico ed il relativo progetto La relazione e gli elaborati tecnici relativi al progetto di isolamento (piante, sezioni e particolari) devono essere presentati unitamente alla richiesta di autorizzazione o concessione edilizia (art. 19 del regolamento di esecuzione alla Legge 30-4-1976 n. 373 D.P.R. 1052 del 28-6-1977) in caso di modifiche da apportare al progetto originario che prevedeva l'impianto di riscaldamento concesso successivamente alla data del 28 giugno 1977. Nel caso di ristrutturazione definita dall'art. 1 del D.P.R. n. 1052 del 28 giugno 1977, su richiesta del Sindaco, la suddetta documentazione potrà essere prodotta prima del rilascio della concessione. Negli altri casi previsti dalla Legge 373/76 potrà essere invece prodotta prima dell'inizio dei lavori.
    6. D/6 Atto di convenzione Qualora sia proposto l'atto di convenzione tipo per interventi di edilizia abitativa, a norma dell'art. 7 e 8 Legge 28-1-1977 n. 10 o previsto nei casi contemplati dalle norme di P.R.G. ed altre leggi vigenti, detta documentazione dovrà essere presentata all'atto della richiesta di concessione.
    7. D/7 Relazione sulle condizioni geologiche e geotecniche dei terreni La relazione geologica, geotecnica dovrà essere presentata se ed in quanto necessaria, o qualora prescritta dal documento "indagine geologica tecnica sul territorio comunale".
    8. NOTE (1) Per i progetti di varianti in corso d'opera rispetto a precedente progetto autorizzato o concesso, le relazioni possono limitarsi a quelle che hanno effettiva incidenza e sono comunque necessarie per la valutazione dell'intervento di variante. Ciò è peraltro ammesso a condizioni che il precedente progetto sia stato fornito di tutte le notizie che vengono omesse.
  6. Rilievo
    1. C/1 Planimetria generale dello stato di fatto (2) Stralcio planimetrico del rilievo aereofotogrammetrico aggiornato in scala 1:2000 o 1:5000 con evidenziata l'area e/o l'edificio interessato dall'intervento; detta planimetria dovrà risultare estesa alle zone limitrofe all'intervento per un raggio minimo di m. 300. Nei casi non espressamente indicati nella nota (2) la planimetria generale di cui sopra dovrà essere accompagnata da una analoga rappresentazione d'insieme scala 1:200 o 1:500 dei luoghi oggetto dell'intervento estesa alle immediate adiacenze, necessaria per il controllo delle distanze legali. Detta planimetria dovrà essere quotata planimetricamente ed altimetricamente all'interno del lotto interessato e degli spazi pubblici prospicienti; dovranno essere comunque indicati: a) gli azzonamenti di P.R.G.; b) la perimetrazione del lotto di pertinenza e misure che hanno dato luogo al calcolo delle aree; c) orientamento, toponomastica e preesistenze edilizie interne al lotto, ivi comprese eventuali costruzioni in corso o già concesse; d) le strade, i parcheggi, le linee ferroviarie, gli elettrodotti, i metanodotti, i corsi d'acqua ecc., nonché tutti quegli elementi che possono condizionare la progettazione ai fini del rispetto delle distanze legali e delle altezze (altezze degli edifici adiacenti, pareti finestrate, cigli stradali, ferrovie, servitù pubbliche ecc.); e) lo stato di fatto delle opere di urbanizzazione negli spazi pubblici attestanti l'area e/o fabbricato, con le indicazioni dell'esistenza o meno delle caratteristiche principali di fognature, servizi (acquedotto, metano, SIP, ENEL), pubblica illuminazione, opere di finitura stradali (marciapiede, cordonato, zanella, pozzetti idraulici e fognoli, binder, manto di usura). Qualora le opere di urbanizzazione siano mancanti o incomplete, dovrà essere indicato il punto ove le stesse possano collegarsi funzionalmente all'esistente. Per tutti gli interventi sul patrimonio edilizio esistente va eseguito un rilievo quotato dei fabbricati interessati (piante, sezioni e prospetti) seguendo le indicazioni di cui ai successivi punti.
    2. C/2 Piante dello stato di fatto (3) Rappresentazione in pianta dei vari piani (se ed in quanto diversi) e della copertura in scala 1:100 (in scala 1:200 per grandi complessi). In corrispondenza di ogni vano dovrà essere indicata la destinazione d'uso, l'altezza, eventuali dislivelli tra piani di calpestio, la larghezza e la profondità, la superficie netta, le dimensioni delle finestre e delle porte finestre. Per ogni piano dovranno essere indicate le misure perimetrali esterne (parziali e globali), la distinzione tra pareti portanti (P) e non portanti (T) e quant'altro necessario. In tutte le piante dovranno essere indicate le linee di sezione di cui al successivo punto C/3
    3. C/3 Sezioni dello stato di fatto (4) Adeguato numero di sezioni (almeno due di cui una trasversale ed una longitudinale) in scala 1:50 o 1:100 (in scala 1:200 per grandi complessi) con le indicazioni delle altezze nette dei singoli piani e del sottotetto (se ed in quanto esistente), dello spessore dei solai e delle pareti, distinguendo quelle portanti (P) da quelle non portanti (T), delle parti aggettanti, delle gronde, dei colmi, dell'altezza totale dell'edificio. In tali sezioni, compiutamente quotate, dovrà essere altresì indicato l'andamento del terreno, in corrispondenza delle sezioni stesse, dal confine di proprietà fino alle strade.
    4. C/4 Prospetti dello stato di fatto (4) Disegni, a semplice contorno, in scala 1:50 e 1:100 (in scala 1:200 per grandi complessi) di tutti i fronti dell'edificio. Nei prospetti deve essere rappresentato l'andamento del terreno, le altezze dell'edificio riferite alla linea d'incontro della facciata con l'estradosso del manto di copertura, delle emergenze oltre il colmo o la copertura piana. Qualora l'edificio sia aderente ad altri fabbricati i disegni dei prospetti devono comprendere per il tratto necessario l'indicazione delle fondamentali linee architettoniche delle facciate adiacenti, a meno che tali elementi non risultino già sufficientemente evidenziati dalla documentazione fotografica
    5. C/5 Particolari dello stato di fatto Particolari in scala 1:50 o 1:20 se ed in quanto necessari.
    6. C/6 Rilievo storico (5) Rappresentazione storico-stilistica in scala 1:50 dell'immobile esistente, da cui emerga l'impianto originario e le successive modificazioni, ampliamenti e superfetazioni recenti. Le strutture corrispondenti alle varie epoche di intervento (stratigrafia storica) dovranno essere opportunamente rappresentate, distinte e richiamate in apposita legenda.
    7. C/7 Calcolo planivolumetrico dell'esistente (6) Qualora l'esistente, in relazione all'intervento preposto, debba essere computato ai fini del rispetto dei parametri urbanistici (completamento edificatorio, sopraelevazioni, ecc.) dovrà essere prodotto il calcolo planivolumetrico o la superficie di calpestio dell'esitente ivi compreso quello relativo ai parcheggi. Tale tavola dovrà contenere la rappresentazione grafica schematica delle figure geometriche in cui è scomposto il lotto e/o l'edificio in scala 1:100 o 1:200 e la conseguente esplicazione analitica dei conteggi compilati in conformità alle disposizioni vigenti.
    8. NOTE (1) Per i progetti di varianti in corso d'opera, rispetto a precedente istanza autorizzata concessa e quindi richiamata, la documentazione può limitarsi a quegli elaborati che hanno effettiva incidenza e sono comunque necessari per la valutazione dell'intervento di variante. Ciò è peraltro ammesso a condizione che il precedente progetto contenga esauriente e corretta rappresentazione dello stato di fatto. (2) In caso di sole modifiche interne o prospettiche, o di mero cambio di destinazione, sarà sufficiente lo stralcio planimetrico di cui al primo comma del punto C/1. (3) In caso di demolizioni complete di edifici la rappresentazione in pianta potrà essere semplificata. (4) Per le sezioni e prospetti valgono le annotazioni, (1), (2), (3). (5) Solo per gli edifici notificati, vincolati e per manufatti tipologicamente caratterizzati. (6) Non richiesto per interventi che non producono alterazioni planivolumetriche.